mercoledì 27 gennaio 2016

Carnevale a Santa Lucia del Mela

SANTA LUCIA DEL MELA:
Tradizione e sorprese, immancabile appuntamento con il Carnevale storico, domenica 24 febbraio, domenica 03 marzo, martedì 05 marzo 2019

Un’insolita sfilata: le “Api di Carnevale”

Sfilate allegoriche, gruppi mascherati e degustazioni di ricette tipiche: sono questi gli ingredienti del
Carnevale luciese, tornato dopo quarant’anni per divertire grandi e piccoli. Dopo il successo delle
scorse edizioni, l’appuntamento si rinnova con il concorso dedicato alla Moto ape allegorica, che
trasforma il tipico mezzo di trasporto delle strade siciliane in carro di Carnevale, proponendo ogni
anno creazioni originali e divertenti. Le opere, seguite da gruppi mascherati a tema, sfileranno per le
vie del paese domenica 7 (con partenza da Piazza Duomo) e martedì 9 (con partenza da Piazza
Milite Ignoto).

Le sagre in piazza

Immancabili poi gli appuntamenti con i sapori che da sempre allietano questo speciale momento
dell’anno: tutti in Piazza Milite Ignoto domenica per i golosi dolci tipici (fraviole di ricotta,
chiacchiere, pignolata, formaggio maiorchino con il miele) e martedì per degustare i maccheroni di
Carnevale. Tutto è rigorosamente preparato secondo tradizione, a cura dei maestri ristoratori e
pasticceri luciesi.

Rivivendo la storia: “’U Catalettu”

Guardando ai secoli passati, grazie a documenti d’archivio e testimonianze orali, è stato possibile
salvaguardare dall’oblio una pagina importante del folklore, legata alle fastose celebrazioni che,
storicamente, hanno fatto del Carnevale uno degli eventi più attesi e seguiti di tutto l’anno. Martedì
il pubblico assisterà così al rito cinquecentesco de “’U Catalettu”, che offrirà l’occasione unica di
partecipare ad una suggestiva rievocazione unica nel suo genere. Al centro di questo evento, che ha
meritato l’iscrizione al Reis – il Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana – c’è
la morte simbolica di Carnevale che, dopo aver mangiato e bevuto a dismisura, viene accompagnato
in un finto corteo funebre dai “babbaluci” e dagli strepiti delle “cianci mottu” (le classiche
“prefiche”). Soprattutto nel secondo dopoguerra, “‘U Catalettu” rappresentava uno dei riti centrali
nel calendario festivo luciese, anche per il valore antropologico che, in un’epoca di austerità, legata
per esempio ai pochi mezzi generalmente disponibili per imbandire la tavola, consentiva libertà ed
eccessi altrimenti proibiti. Martedì in Piazza Milite Ignoto verrà così riproposto dagli attori del
“Piccolo Teatro” il processo a Carnevale, che, nella tradizione, veniva accusato di golosità e
ingordigia (tanto da “morire” con una fraviola in bocca), con giudici, medico e prete pronto per il
funerale grottesco. Poi, dopo la veglia funebre, verrà bruciato il fantoccio che rappresenta
Carnevale, condotto sino a Piazza regina Margherita, dove sarà allestito un rogo scoppiettante
accompagnato dalle note della “Funeral Marching Band” e, infine, dal mesto suono delle campane
(il cosiddetto “campanazzu”), che annunciano la fine della festa e l’inizio della penitenza
quaresimale.


Gli altri appuntamenti in cartellone

Il Carnevale si inaugura ufficialmente venerdì 29 con il maestro d’arte Nino Pracanica, per la prima
volta a Santa Lucia del Mela. Pracanica, che nel corso della mattina terrà due spettacoli per i ragazzi
dell’istituto comprensivo, alle 17 incontrerà il pubblico in aula consiliare, dove si terrà la
conferenza-evento “Imago. 50 anni di ricerca teatrale di Nino Pracanica”. Altri appuntamenti
sono dedicati ai più piccoli, che saranno protagonisti del laboratorio creativo di riciclo sul tema
della maschera a cura del gruppo “La città che vorrei” (martedì 2 febbraio) e della festa
“Carnevale in allegria” (giovedì 4 febbraio) organizzata dall’Amministrazione comunale. Poi,
aspettando Carnevale si terrà la serata danzante con apericena a cura della Lute (sabato 6
febbraio). Tutti invitati, inoltre, allo nozze di Renzo Bavaglino e Lucia Trombetta, protagonisti
dello sposalizio grottesco che, sulla base di un copione di scherzi e divertimento, si terrà domenica
7 in Piazza Milite Ignoto.
L’organizzazione
Il carnevale storico luciese è e organizzato dall’Associazione Turistico Culturale “Blog del Mela”,
con il patrocinio del Comune di Santa Lucia del Mela e dell’Assemblea Regionale Siciliana.
(+39) 347 47 62 215

Associazione Turistico Culturale “Blog del Mela”
Via VIII Settembre, 8 98046 - Santa Lucia del Mela (ME)










domenica 10 gennaio 2016

Il Carnevale luciese a Santa Lucia del Mela

07 / 09 febbraio - Santa Lucia del Mela (ME)

"U' càtalèttu" Carnevale storico luciese 

dal 7 al 9 febbraio 2016 a Santa Lucia del Mela (ME)


"U' càtalèttu" storico Carnevale luciese a Santa Lucia del Mela. Le sagre dei maccheroni e dei dolci di carnevale. Sarà un'ottima occasione per assaporare pietanze cucinate esclusivamente dai maestri ristoratori e dai pasticceri luciesi! grazie alla loro collaborazione, potrete degustare i MACCHERONI AL SUGO e le tipiche "FRAVIOLE" di ricotta, il dolce principe del carnevale luciese.

Sfilate allegoriche, gruppi mascherati e degustazioni di ricette tipiche: sono questi gli ingredienti del Carnevale luciese, che torna per divertire grandi e piccoli. La città si veste a festa per l'attesa rievocazione del "Cataletto", rito carnevalesco dalle origini antichissime, e per l'allestimento di un corteo molto speciale.

Le sagre in piazza. Immancabili poi gli appuntamenti con i sapori che da sempre allietano questo speciale momento dell'anno: tutti in Piazza per la Sagra della salsiccia e per degustare i maccheroni di Carnevale e i golosi dolci tipici, dalle "fraviole" alle "chiacchiere" e alla "pignolata".


Il "cataletto"
Guardando ai secoli passati, grazie all'ausilio di documenti d'archivio e testimonianze orali, è stato possibile salvaguardare dall'oblio una pagina importante del folklore luciese, legato appunto alle fastose celebrazioni che, storicamente, hanno fatto del Carnevale uno degli eventi più attesi e seguiti di tutto l'anno. Così al "cataletto", animando le piazze e i quartieri, offre un'occasione unica di partecipare ad una suggestiva rievocazione "in notturna".

Al centro di questo evento, la morte simbolica di Carnevale che, dopo aver mangiato e bevuto a dismisura, viene accompagnato in un finto corteo funebre dagli strepiti generali e dal pianto delle “cianci morti”, ovvero le classiche “prefiche”. Soprattutto nel secondo dopoguerra, il “cataletto” rappresentava uno dei riti centrali nel calendario festivo luciese, anche per il valore antropologico che, in un’epoca di austerità, legata per esempio ai pochi mezzi generalmente disponibili per imbandire la tavola, consentiva libertà ed eccessi altrimenti proibiti.


Non a caso in Piazza Milite Ignoto viene riproposto il processo a Carnevale, che, nella tradizione, veniva accusato di golosità e ingordigia (tanto da “morire” con una fraviola in bocca), con giudici, medico e prete pronto per il funerale grottesco. L'altro momento importante è lo "sposalizio", un finto matrimonio grottesco caratterizzato da un copione di scherzi e divertimento.

Sempre da piazza Milite Ignoto, parte il corteo allegorico vero e proprio, sino a Piazza Duomo dove viene bruciato un fantoccio, su un rogo scoppiettante, come simbolo della fine della festa e l'inizio della quaresima, segnato dal suono delle campane (il cosiddetto "campanazzu").


L'organizzazione
Obiettivo dell’iniziativa, proposta dall’associazione turistico culturale "Blog del Mela", è quello di far rivivere una festività legata al patrimonio culturale cittadino, abbandonata negli anni ’70 ma dettagliatamente ricordata sia dalle fonti storiografiche che dalla tradizione orale. Le sagre sono offerte dai maestri ristoratori e pasticcieri luciesi.

«U' càtalèttu (1) nèsci à mènzanòtti e fa ù gìru d'ù paìsi. 
Caminanu avànti ì piccirìddi di màschira vistùti , 'cù tòrci e
tricchi / tràcchi .
Quàttru màscaràti tènunu ì pizza d'ùn linzòlu ntà nà
mànu e 'cù l'autra jèttanu pubbirìgghia chi pìgghianu ntà
‘nà sàcchìna c'hànnu davànti ; n'àutri dùi surrèggiunu nà
scàla ; ntò mènzu , d'ùn pùrtùsu ntò linzòlu jàncu , nèsci à
tèsta di Pèppi ù mòttu .
Hjàvi davànti ùn pìattu di fràviòli e ù càpubànna cì
fùdda ntà bbùcca .
P'àccussì ddà fàcci jànca dù bàrbirèddu mòtt' ì fàmi
pìgghia culùri sùtt' à farina chi ci jèttanu di sùpra .
Arrèri vènunu nà manìata di màrpagghiùni , chi s'hànn' à
sciàlàtu ntà mègghiu sàla e ad ògni càntunèra cì fànnu ù
prùcessu e cì càntunu ù mìsarèri.

Man mano che il cortéo procede le file s' ingrossano perché a mezzanotte si cessa di ballare e comincia la
quaresima , ma il baccanale continua

« stràda - stràda » (2)

sino all' alba.
Si comincia la sera del tre Febbraio:

« Ppì sàn Bràsi càrnalivàri tràsi » (3)

Per maggiori informazioni:
Pagina facebook /UCatalettuCarnevaleLucieseASantaLuciaDelMela
http://www.santaluciadelmelaturismo.it/


Fonte: Associazione turistico culturale Blog del Mela